giovedì 24 novembre 2016

Candore puro

Nessuno era più candido di lei, 
Aveva il sapore dell'insana ingenuità
Di chi aveva visto troppo,
Di chi aveva visto il peggio
E di chi sapeva solo danzare sul confine.
Il suo era il candore dell'Essere più puro,
Tinta di terra e sangue.
Vita e Morte.
Aveva il sapore d'una malata ingenuità,
Quella di chi aveva superato il confine:
Nessuno sapeva donar tormento più puro.
Vita e Morte.
Era stata tradita e aveva tradito,
Aveva amato e odiato come pochi,
Aveva oltrepassato il confine e
Su esso era tornata a danzare.
Nessuno era più candido di lei e
Nessuno sapeva donar tormento più puro.
Vita e Morte...
Oggi
Ora.
Riflettendo sopra i tetti
Il suo sguardo a volte si perde,
Là ,
Dove gli occhi possono sentire.


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