lunedì 6 agosto 2012

Principe delle Nebbie

Così l'anima qui mi ha condotta
Attraverso spazi senza tempo.
I suoi occhi guardo nel buio
E sinistre stelle sembrano
Rifulgere d'una luce ipnotica,
su un volto d'angelica dolcezza.
Tu, Signore di questa terra,
Tra fredde pietre avvolte nell'ombra,
Immerse in questa fitta nebbia
Dai violacei riflessi,
Sotto un cielo d'amianto,
Dove l'aria diviene sì densa
Che come veleno i polmoni riempie
Appesantendo le membra ora stanche.
Ogni tua carezza ruba un vital respiro,
Il tuo corpo che mi sfiora è un ladro,
Insidioso e infame;
Lo sento: ti conosco.

Tu, Principe delle Nebbie,
Quante vite hai così spento?

La tua bellezza inganna
Chi non sa vedere...

Perché ti sorprendi?

No, non sarò la prossima anima
A cader in questo gioco
Di cui le regole conosco:
Quello che tu rubi con una carezza
Io lo riprendo con un bacio.
L'anima mia qui mi ha condotta
Attraverso spazi senza tempo
Solo per desio di conoscer
Il Signore che i dubbi instilla
E veder quello splendido volto
Che le nebbie confondon
Per portar nella paura morte. 

Tu, Principe delle Nebbie,
Quante vite ruberai ancora?


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